Garibaldi a Pisa. Dall'Albergo delle Tre Donzelle alla foce dell'Arno

Immagine: 
12/11/2016
Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina

Presentazione del volume "Garibaldi a Pisa. Dall'Albergo delle Tre Donzelle alla foce dell'Arno" di Cristina Cagianelli

“Garibaldi fu ferito, fu ferito ad una gamba...”. Sono le celeberrime strofe di una fortunata canzone popolare ottocentesca ad aver fissato nella memoria collettiva di intere generazioni le conseguenze del drammatico scontro di Aspromonte che vide il generale Giuseppe Garibaldi fermato, a due anni di distanza dalla vittoriosa spedizione dei Mille, nella sua marcia verso Roma dai soldati del regio esercito italiano. Era il 29 agosto del 1862 e  tra i boschi delle alture aspromontane si consumò un drammatico confronto tra le truppe regolari del neonato Regno d’Italia e i volontari garibaldini che, al seguito del generale, anelavano a conquistare una volta per tutte Roma, liberandola dal potere temporale del papato ed annettendola alla nuova Italia: scontro fratricida che si risolse, com’è noto, con il fatale colpo d’arma da fuoco che raggiunse il generale alla base dell’arto destro.
Questi in sintesi i fatti, ma pochi, pochissimi, sanno cosa accadde, nei mesi successivi allo scontro, all’indomito generale: il trasferimento presso la prigione di massima sicurezza del forte del Varignano (La Spezia) dove ricevette le prime cure, la scarcerazione il 6 ottobre per effetto dell’amnistia seguita alle nozze della figlia di Vittorio Emanuele II, Maria Pia, con il re del Portogallo, e il successivo, risolutivo trasferimento a Pisa dove il generale approdò ancora gravemente sofferente per la ferita al piede l’8 novembre di quell’anno.
Sul soggiorno del generale nella città toscana getta ora nuova luce il volume di Cristina Cagianelli, Garibaldi a Pisa. Dall’Albergo delle Tre Donzelle alla foce dell’Arno, che ripercorre fatti, luoghi e personaggi legati al soggiorno in città dell’eroe dei due mondi, ricostruendo la tormentata vicenda medica della sua celebre ferita che divenne un vero e proprio caso di studio per gli illustri luminari, anche stranieri, che vi si ebbero a confrontare.
Oltre a ricostruire la storia del palazzo e delle vicende mediche legate al suo illustre ospite, il volume ripercorre luoghi, monumenti, lapidi, oggetti ed opere d'arte che a Pisa si legano alla memoria dell'eroe dei due mondi sullo sfondo della sfortunata spedizione che, a due anni dall’impresa dei Mille, partì nuovamente da Marsala al celebre grido di “O Roma, o morte!”.
Oltre all’autrice, che rievocherà “Roma, il sogno di Garibaldi”, all’incontro interverranno Annita Garibaldi Jallet, presidente dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini (ANVRG), che tratteggerà brevemente “I fatti d’Aspromonte” e Rossella Fioretti, ricercatrice di storia del Risorgimento, che approfondirà i temi medici “Intorno alla celebre ferita”.
Introduce e modera Mara Minasi, responsabile del museo.

Informazioni

Luogo
Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina
Orario

Sabato 12 Novembre 2016
Ore 16.00

Biglietto d'ingresso

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Informazioni

Tel 060608 tutti i giorni ore 9.00 - 21.00
Promozione
Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Tipo
Evento|Incontri
Sito Web

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