Roma; Repubblica; venite. La nascita della Repubblica
La crisi del moderatismo ebbe forti ripercussioni nello Stato della Chiesa. Per arginare la crescente pressione dei liberali e dei democratici Pio IX affidò il governo ad un uomo di grande prestigio: il giurista Pellegrino Rossi.
Ma questi il 15 novembre 1848 veniva assassinato e pochi giorni dopo il papa trovò riparo a Gaeta, facente parte del Regno delle Due Sicilie, dove assunse un atteggiamento di completa rottura nei riguardi del liberalismo. Il movimento democratico romano impose lo scioglimento del Parlamento e l’elezione a suffragio universale maschile di una Costituente per definire il nuovo assetto dello stato. L’esito della consultazione fu la proclamazione della decadenza del papato dal potere temporale e la creazione di un regime repubblicano (9 febbraio). La Repubblica romana rappresenta un momento fondamentale all’interno della storia del nostro Risorgimento. Intensa fu l’opera di riordinamento e ammodernamento che i nuovi governanti tentarono di perseguire. Si realizzarono (o, meglio, si tentò di realizzare, considerato lo scarso periodo di tempo in cui il nuovo regime si trovò ad operare) riforme praticamente in ogni settore della vita pubblica. In campo religioso fu seguita la massima “libera chiesa in libero stato”, lasciando al clero assoluta facoltà d’azione in campo spirituale, purché rinunciasse ad ogni ingerenza nella vita politica. In campo giudiziario furono aboliti i tribunali speciali, mentre in campo finanziario vennero aboliti i dazi e molte di quelle tasse e balzelli che gravavano sulle fasce più deboli della popolazione.