Il Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina compie un anno

Un museo nato grazie al contributo della Presidenza del Consigli dei Ministri, come doveroso omaggio a uno degli episodi storici più intensi e simbolici del periodo di lotte che portò all’unità d’Italia, quella Repubblica Romana, che benché vissuta solo 5 mesi – dal 9 febbraio al 3 luglio 1849 – ha gettato tanti semi di civiltà sul cammino della identità nazionale, come dimostra il testo della modernissima costituzione (oggi incisa sul parapetto del belvedere del Gianicolo) che sta a fondamento dell’attuale Costituzione Italiana. La monumentale Porta San Pancrazio, con la straordinaria carica evocativa che gli deriva dall’essere stata cuore ed epicentro delle sanguinosissime battaglie contro l’esercito francese destinate a far cadere la Repubblica, è stata non a caso prescelta come il punto privilegiato per la memoria di quei fatti che dalle iniziali speranze di rinnovamento politico, incarnate dapprima da attivi popolani come Ciceruacchio e poi da pensatori della statura di Mazzini, portarono infine al tragico epilogo di quell’entusiasmante esperimento politico proprio sugli spalti del Gianicolo, malgrado la strenua e disperata difesa della città capeggiata da Garibaldi. E proprio agli appassionati protagonisti di quella stagione di speranze e di rinnovamento è dedicato il ricco carnet di attività che l’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico - Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale, in collaborazione con Zétema Progetto Cultura, l’ANVRG - Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini e l’Associazione Amilcare Cipriani-Comitato Gianicolo, ha programmato per celebrare il primo anniversario di istituzione del Museo, in cui materiali storici tradizionali (dipinti, incisioni, cimeli) dialogano in mirabile equilibrio con soluzioni tecnologiche e multimediali (video e touch-screen) di forte impatto emotivo.